Terremoto, ancora una forte scossa: 4.8
Evacuate otto case su dieci|La mappa
Gli sfollati: «Mai negli hotel»|I video
Renzi: «Container pronti prima di Natale»
di Goffredo Buccini, Marco Imarisio, Fiorenza Sarzanini, Alessandro Trocino
Il caso limite a Ussita, che è interamente inagibile. Cinquemila persone portate negli alberghi. La terra abbassata di 70 cm. Approntate dalla Protezione civile 13 tensostrutture da 50 posti ognuna. Il premier: «Entro 72 ore decreto straordinario»
Le aziende che resistono al sisma di Marco Imarisio L’allevatore: «La nostra vita è qui» di Giusi Fasano
Il treno che ospita gli sfollati Caccia|FOTO
Il caso limite a Ussita, che è interamente inagibile. Cinquemila persone portate negli alberghi. La terra abbassata di 70 cm. Approntate dalla Protezione civile 13 tensostrutture da 50 posti ognuna. Il premier: «Entro 72 ore decreto straordinario»
Le aziende che resistono al sisma di Marco Imarisio L’allevatore: «La nostra vita è qui» di Giusi Fasano
Il treno che ospita gli sfollati Caccia|FOTO
Terremoto in Centro Italia
Prosegue lo sciame sismico
In mattinata scossa di magnitudo 4.8
La terra è tornata tremare violentemente stamani alle 8.56. Il sindaco di Ussita: Nuovi crolli. Putin telefona a Renzi: «Pronti a maggiore assistenza».
Un’altra
forte scossa ha colpito stamani alle 8.56 il centro Italia. È stata di
4.8 la magnitudo del terremoto con epicentro nella provincia di
Macerata tra i comuni di Acquacanina, Fiastra e Bolognola. Il calcolo è
stato aggiornato in tarda mattinata dall’ Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia, che in un primo momento aveva parlato di un
sisma di potenza 4.7. Il sisma, che si è sentito molto forte tra Marche
e Umbria ed è stato avvertito anche in alcune zone della Capitale, è
avvenuto a una profondità di 10 chilometri. Dal 30 ottobre, sono state
oltre 1100 le scosse, certifica l’Ingv, e si è verificata una
deformazione del suolo che si estende per un’area di circa 130
chilometri quadrati. Paura anche in Toscana: una scossa di terremoto
di magnitudo 3.1 della scala Richter è stata avvertita martedì mattina
con epicentro Montorsoli a Castelfiorentino (Firenze). Il sisma, durato
29 secondi, è stato registrato alle 11.47 a 7,5 chilometri di
profondità. Pochi minuti più tardi c’è stata un’altra scossa di 2.6. Al
momento non vengono segnalati danni a persone o cose.
«Qui sta crollando tutto»
«La
scossa di stamani è stata fortissima, il maresciallo dei carabinieri mi
dice che ci sono stati altri crolli in paese, e si vede del fumo»: così
ha commentato a caldo il sindaco di Ussita (Macerata) Marco Rinaldi.
«È un calvario, non finisce mai», aggiunge. «Ieri sera sono sceso a
Porto Recanati per incontrare i miei sfollati negli alberghi: la scossa
me l’ha raccontata in diretta al telefono un allevatore. Ora cerco di
andare su, ma le strade sono un disastro...». Affranto anche Mauro
Falcucci, il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, epicentro della prima
forte scossa di mercoledì scorso: «Qui sta crollando tutto, e quello
che non crolla è pericolante: il paese sembra raso al suolo. Per fortuna
l’ultima famiglia, che aveva la casa agibile, e l’ultimo albergatore si
sono convinti ieri ad andare via: restano cinque allevatori, che non
possono allontanarsi dal bestiame». Ma «servono con urgenza
tensostrutture per le stalle, e un container per il Municipio- chiede
Falcucci - ora siamo in tenda a 2 gradi sotto zero». In difficoltà
pure Giuliano Pazzaglini, il sindaco di Visso, il paese montano
devastato del sisma del 30 ottobre: «Non lo so se ci sono stati nuovi
crolli, stiamo verificando con i tecnici un paio di situazioni urgenti,
ma la scossa l’abbiamo sentita tutti quei pochi che siamo rimasti a
Visso, è stata forte», sottolinea il sindaco. E poi aggiunge: «Ho
sentito qualcuno sostenere che alle scosse ci si abitua, ma quando
mai...». Cerca di incoraggiarli Antonio De Caro, sindaco di Bari e
presidente dell’Associazione nazionale Comuni italiani: « «È un momento
importante per il Paese ed è giusto che i cittadini si affidino ai
sindaci, che hanno la responsabilità di guidare le loro comunità. Come
diceva oggi Giuliano Pisapia, che è stato sindaco di Milano, la vita è
fatta di case, di scuole, di chiese dove magari la domenica ci riuniamo,
ma è fatta soprattutto di rapporti tra le persone, di comunità, di modo
di stare insieme, che è l’anima della comunità che per fortuna il
terremoto non può distruggere».
Danni anche a imprese agricole e allevamenti
E,
oltre ai danni inestimabili per ora al patrimonio abitativo e
artistico, ci sono anche i danni all’economia dei paesi travolti dal
terremoto. Secondo una stima di Coldiretti, sono circa tremila le
aziende agricole che nei Comuni di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo
hanno subito danni strutturali gravi. Mentre, stando alle stime
dell’associazione Aidaa, sarebbero oltre un centinaio gli allevamenti
che hanno subito danni irreversibili a stalle ricoveri e si pensa che
siano oltre 30.000 i bovini ed altrettanti gli animali da reddito (ovini
carpini e suini) a rischio ricovero nei prossimi giorni.
La solidarietà di Putin e Abu Mazen
Solidarietà
per le popolazioni colpite dal terremoto è stata espressa anche dal
presidente russo Vladimir Putin che ha telefonato al presidente del
Consiglio Matteo Renzi. Nel corso del colloquio, Putin ha espresso la
sua vicinanza alle persone ferite nel terremoto «avvenuto nelle zone
centrali dell’Italia e ha confermato la disponibilità» della Russia a
«fornire gli aiuti necessari per le conseguenze della calamità
naturale»: lo riferisce il Cremlino in una nota. Preoccupazione è stata
espressa pure dal presidente della Palestina, Abu Mazen, in un colloquio
con il capo dello Stato, Sergio Mattarella:«Siamo sicuri della capacità
di vostro paese di superare questo momento difficile», ha detto Abu
Mazen.
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Da Amatrice a Norcia: due mesi di scosse e di paura raccontati nelle foto simbolo
1 novembre 2016 (modifica il 1 novembre 2016 | 13:03)
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